Solitamente la Coca Cola si beve, ma i suoi utilizzi sono davvero tantissimi e sono molte le persone che credono sia più benefica per le pulizie di casa che non per il nostro organismo. Ma cosa si può fare con la bevanda più conosciuta a livello mondiale?
Tra gli utilizzi domestici più conosciuti c'è quello che riguarda le pulizie di casa, e soprattutto quella del wc: basta versare un bicchiere di Coca Cola sulle pareti del wc e attendere 10 minuti per vederle tornare bianche e splendenti, eliminando ogni residuo di sporco e calcare. Se rovesciate della Coca Cola su macchie di grasso o sangue presenti sui vostri abiti prima di inserirli in lavatrice torneranno perfettamente puliti. Se hai lasciato bruciare una pentola sul fuoco, non dovrai fare altro che lasciare agire per qualche minuto un bicchiere di Coca Cola all'interno della pentola: la bevanda frizzante ti aiuterà a rimuovere la parte bruciata e la tua pentola tornerà come nuova. Hai bisogno di pulire il parabrezza da moscerini, macchie di grasso e aloni? Versa la Coca Cola sul vetro, lasciala agire per qualche minuto e poi strofina con uno panno morbido.
La Coca Cola sembra essere utile anche per il giardinaggio: se la utilizzi per innaffiare le tue azalee cresceranno rigogliose, mentre se innaffi il prato crescerà ancora più verde. La Coca Cola elimina anche la ruggine: versatene un po' su uno straccio e utilizzatelo per far tornare splendenti gli oggetti ferrosi. Anche il rame tra beneficio dalla Coca Cola: se strofini sugli oggetti di tale materiale un pezzo di tessuto inumidito con la Coca Cola riuscirai a pulirlo completamente e farlo brillare. Vuoi avere capelli più chiari o rimuovere una tinta sbagliata? Utilizza la Coca Cola durante il lavaggio: tale bevanda infatti scolorirà i tuoi capelli poco alla volta.
martedì 30 giugno 2015
lunedì 29 giugno 2015
martedì 23 giugno 2015
Vuoi un valore aggiunto al tuo terrazzo, balcone e giardino? Affidati a Noi[PDF GRATIS]
Perchè il giardino è nelle vostre idee: Affidatevi a Noi!!
Per delucidazioni e consulenze contattate il cell. 3386079319(Leonardo)
lunedì 22 giugno 2015
Vuoi imparare a posare il tappeto a rostoli? Di seguito lo descriviamo. 2°lezione.[PDF GRATIS]
NOTE TECNICHE PER LA GESTIONE DEL TAPPETO ERBOSO
Nell’intento di prevenire e risolvere alcuni problemi che con il tappeto erboso pre-coltivato possono verificarsi, riportiamo di seguito alcune informazioni tecniche per la gestione del tappeto erboso:
- Posare immediatamente il tappeto erboso dopo il ritiro dal vivaio
- Bagnare bene (15mm) il terreno nudo prima della posa,
- Specialmente con temperature superiori ai 25°C e/o umidità relativa bassa (giornata di vento) irrigare il prato appena posato, se il caso anche durante la posa rinfrescare il prato appena srotolato,
- Non distribuire azoto minerale sotto nessuna forma nel terreno prima della posa della zolla.
- Terminata la posa specialmente nel periodo maggio-ottobre e con la massima sollecitudine nei periodi più caldi effettuare un trattamento fungicida preventivo, indipendentemente da quanto eseguito in vivaio. Le frequenti irrigazioni post-posa favoriscono l’insorgere di patologie fungine. Può essere necessario ripetere il trattamento in condizioni estreme.
- Terminata la posa specialmente nel periodo maggio-ottobre e con la massima sollecitudine nei periodi più caldi effettuare irrigazioni frequenti e brevi (da 2 a 5 volte al giorno) e nelle ore più calde della giornata per controllare la temperatura della zolla ancora priva di radici. Dopo i primi 7-10 gg ridurre le irrigazioni fino a eliminare gli interventi di “climatizzazione del tappeto erboso” lasciando solo gli ordinari interventi di irrigazione (mattutini).
- Anche con Zolla appena posata il prato va tagliato se supera i 6 cm per essere riportato a 3 -4 cm. Prestare la dovuta cautela.
- In vivaio solitamente si eseguono regolarmente e, secondo un calendario, i trattamenti per il controllo in pre-emergenza delle infestanti, l’operazione di raccolta dal vivaio e posa nel giardino può favorire lo sviluppo di alcune infestanti, è importante informarsi dei trattamenti fatti in vivaio per riprendere appena il tappeto erboso sarà radicato un corretto calendario per il controllo delle infestanti.
Buon lavoro.
Nell’intento di prevenire e risolvere alcuni problemi che con il tappeto erboso pre-coltivato possono verificarsi, riportiamo di seguito alcune informazioni tecniche per la gestione del tappeto erboso:
- Posare immediatamente il tappeto erboso dopo il ritiro dal vivaio
- Bagnare bene (15mm) il terreno nudo prima della posa,
- Specialmente con temperature superiori ai 25°C e/o umidità relativa bassa (giornata di vento) irrigare il prato appena posato, se il caso anche durante la posa rinfrescare il prato appena srotolato,
- Non distribuire azoto minerale sotto nessuna forma nel terreno prima della posa della zolla.
- Terminata la posa specialmente nel periodo maggio-ottobre e con la massima sollecitudine nei periodi più caldi effettuare un trattamento fungicida preventivo, indipendentemente da quanto eseguito in vivaio. Le frequenti irrigazioni post-posa favoriscono l’insorgere di patologie fungine. Può essere necessario ripetere il trattamento in condizioni estreme.
- Terminata la posa specialmente nel periodo maggio-ottobre e con la massima sollecitudine nei periodi più caldi effettuare irrigazioni frequenti e brevi (da 2 a 5 volte al giorno) e nelle ore più calde della giornata per controllare la temperatura della zolla ancora priva di radici. Dopo i primi 7-10 gg ridurre le irrigazioni fino a eliminare gli interventi di “climatizzazione del tappeto erboso” lasciando solo gli ordinari interventi di irrigazione (mattutini).
- Anche con Zolla appena posata il prato va tagliato se supera i 6 cm per essere riportato a 3 -4 cm. Prestare la dovuta cautela.
- In vivaio solitamente si eseguono regolarmente e, secondo un calendario, i trattamenti per il controllo in pre-emergenza delle infestanti, l’operazione di raccolta dal vivaio e posa nel giardino può favorire lo sviluppo di alcune infestanti, è importante informarsi dei trattamenti fatti in vivaio per riprendere appena il tappeto erboso sarà radicato un corretto calendario per il controllo delle infestanti.
Buon lavoro.
sabato 20 giugno 2015
Vuoi anche tu imparare a terrazzare? Anche sabato a scuola[PDF GRATUITO]
Anche oggi pomeriggio di sabato col Maestro. Io ho preso appunti. Le piante installate sono Pistacia lentiscus, per chi non le riconoscesse: profumate, colorate, versatili, resistentissime.
giovedì 18 giugno 2015
martedì 16 giugno 2015
Perchè abbiamo creato un orto sinergico su parete verticale?[PDF GRATIS]
Per arrivare
a questo, l’agricoltura sinergica si attiene a quattro principi:
1. Non
lavorare la terra, niente aratura, né zappatura: il suolo è naturalmente
ricchissimo di organismi la cui attività, in seguito alle lavorazioni del suolo
e quindi alla sua ossigenazione, viene alterata. Rigirando il terreno, non
facciamo altro che interrompere l’azione combinata di essudati radicali,
residui organici e attività chimica di batteri, funghi e lombrichi, generando
uno squilibrio nutritivo. L’agricoltura tradizionale rimedia a tali carenze
applicando fertilizzanti e concimi di sintesi. L’effetto che si ottiene però è
solo temporaneo: le piante ne diventano dipendenti, il suolo si impoverisce
progressivamente e aumenta la possibilità di sviluppo di patogeni.
Noi non la lavoreremo!
2. Non
compattare il suolo: per far sì che i micro-ecosistemi presenti nel
sottosuolo abbiano la giusta areazione, non bisogna compattare il terreno; in
pratica, non va calpestato. Anche per questo nell’agricoltura sinergica vi è
una netta separazione fra terreno coltivato (fatto su bancali alti circa 40 cm)
e passaggi su cui si cammina.
Si fa fatica a camminarci sopra!
3. Non
concimare: la fertilizzazione avviene tramite copertura organica
permanente. Ricreiamo ciò che accade in natura: avete mai sollevato le foglie
cadute in un bosco? Sotto di esse la vita prolifera, la terra è scura e ricca.
Ma come fare nell’orto? Ci sono due modi:
- tramite una densa convivenza di piante, perenni e stagionali, a diversi stadi di crescita e con diverse caratteristiche. Non se ne estirpano le radici, ma restano nel suolo e si lasciano le foglie lì dove cadono. Anche le erbe spontanee hanno la loro utilità, aiutando a mantenere l’umidità del suolo (pacciamatura vivente);
- coprendo il terreno con paglia e altri materiali biodegradabili (pacciamatura secca, che svolge tante e importanti funzioni).
4. Piantare
in ogni aiuola almeno tre specie differenti di piante: per attivare
l’attività sinergica. Le piante si aiutano a vicenda, perciò piantiamo su ogni
bancale almeno :
- una leguminosa, che fissa nel suolo l’azoto (principale nutrimento delle piante) presente nell’aria
- una liliacea (aglio, cipolla, porro, etc..), che ha capacità anti-batteriche
- un ortaggio appartenente ad altre famiglie: combinati insieme, i vari ortaggi arricchiscono il suolo e creano biomassa, stando comunque attenti alle corrette consociazioni. Non vanno poi dimenticati i fiori, che non rendono solo bello l’orto, hanno anch’essi funzioni di protezione, ed erbe aromatiche, che, correttamente consociate, aumentano lo sviluppo e il sapori di alcuni ortaggi (pomodoro/basilico, per fare un esempio).
L'orto sinergico su parete verticale è esposta presso Outlet Sala Sport in via Garibaldi 22-Desio(MB)
lunedì 15 giugno 2015
domenica 14 giugno 2015
Vuoi imparare a realizzare un Orto sinergico verticale in modo del tutto originale?[PDF GRATIS]
La parete è stata realizzata interamente da bancali di recupero fissata su canne di bambù e, per reandela colorata e originale, abbiamo deciso di utilzzare la tecnica del decopupage con l'ausilio di riviste di giardinaggio. Quindi chiodi, martello, viti, tenaglia, colla , vernice, avviatore e via con l'idea. L'effetto è stato apprezzato da tutti i desiani che ci han fatto visita presso il cortile di via Grandi 19, presso la vecchia 'Vetreria Tagliabue'in mezzo a centinaia di rose variopinte, da noi
fornite.
Per renderla più funzionale e accattivante ai visitatori abbiamo addirittura installato un' impianto irriguo dimostrativo.
Ora la parete migliorata, sarà esposta fino al 5 Agosto 2015 presso il cortile di via Garibaldi 22 dove quelli dell' Outlet Sala Sport sono felicissimi di ospitarla e, per l'occasione, sarà del tutto automatizzata .
martedì 9 giugno 2015
venerdì 5 giugno 2015
Usare Coca-Cola e Pepsi come pesticida: in India lo fanno
Molti persone affermano che la Coca Cola e la Pepsi servono a molte cose tranne che a berle.
Personalmente non bevo lo Coca Cola o qualsiasi altra bibita gassata e dolcificata artificialmente, ma c’è tanta gente che continua a bere queste bevande, se non si convincono con i centinaia di dati riguardo ai danni causati da queste bevande, forse si convinceranno sapendo che queste vengono usate anche come pesticidi.
Vediamo cosa si intende per pesticidi.
I Pesticidi, sono prodotti agrochimici, chiamati anche antiparassitari, le cui sostanze chimiche sono destinate a uccidere, disciplinare o fermare la crescita degli organismi viventi che sono considerati appunto parassiti.
All’interno di questa categoria vi sono insetti, erbe infestanti, uccelli, mammiferi, pesci e microrganismi che competono con gli umani per il cibo, distruggendo i raccolti e diffondendo malattie. I pesticidi possono essere anche tossici.
Tenendo presente questi fatti, andiamo a vedere cosa sta succedendo in India.
Gli agricoltori nello stato del Chhattisgarh in India, stanno usando la Coca-Cola e la Pepsi come pesticida perché è più conveniente e apparentemente ha la stessa efficacia.
Sia Pepsi che Coca-Cola si oppongono all’unso dei propri prodotto come pesticidi, segnalando che nulla nelle suddette bevande possa essere usato come pesticida. Tuttavia, gli agricoltori negli stati di Durg, Chhattisgarh Rajnandgaon e Dhamtari sono assolumente in disaccordo con tale posizione, in quanto hanno avuto un grande successo con Pepsi e Coca-Cola per proteggere il loro riso dai parassiti.
Se è vero che nemmeno usare la Coca-Cola e la Pepsi è 100% sicuro e naturale, possiamo comunque affermare con sicurezza che è meno dannoso dei veleni tradizionali.
Acluni scienziati agricoli sostengono che questo potrebbe accadere in quanto le le bevande ad alto contenuto di zuccheri possono avere successo nella lotta contro i parassiti.
“Tutto ciò che sta accadendo è che le piante ottengono una fornitura diretta di carboidrati e zuccheri, che a sua volta aumenta l’immunità della pianta,”Questa è una tendenza che si è sviluppata anche in altre parti dell’India, dove i contadini usano anche bibite di marche indiane.
Sanket Thakur, agronomo.
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