Una fattoria verticale a Praga, il progetto di Dejdarova e Votruba
29/12/2012
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Orti urbani
Perché si tratta di una fattoria verticale con un design e una progettazione unici nel loro genere, che permetterà ai cittadini della capitale ceca di coltivare vicino alla propria abitazione.
La “Vertical Farm” è stata studiata apposta per le esigenze del luogo: come riportato dal sito evolo.us “la struttura è composta da gruppi di tetraedri, raggruppati per creare un esoscheletro che si stacca da terra verticalmente e supporta centinaia di “terrazze” verdi per l'agricoltura”.
La Vertical Farm può essere costruita “a stadi”, non è quindi indispensabile realizzarla interamente prima di cominciare a coltivare, ma soprattutto si può adattare la sua lunghezza alla domanda di appezzamenti di verde. La struttura è poi facilmente smontabile.
La fattoria verticale verrà installata lungo il fiume Vltava, nella periferia sud della città, le aiuole saranno destinate ad un uso privato e daranno la possibilità ai cittadini di Praga non solo di poter coltivare per il piacere di farlo, ma anche di risparmiare sul costo del cibo e di mangiare ortaggi di cui conoscono bene la provenienza. Dal punto di vista ambientale poi, si ridurranno anche le emissioni di anidride carbonica provocate dal viaggio che gli ortaggi compiono attualmente dagli altri luoghi di coltivazione alle zone urbane.
Ma la Vertical Farm di Praga non è solo questo. Dejdarova e Votruba hanno pensato che un progetto del genere non poteva non prevedere un impianto per il riciclo dell’acqua piovana, e, sempre in nome del rispetto per l’ambiente, anche l’energia consumata è naturale, grazie all’installazione di diversi pannelli solari.
Non vediamo l’ora che la fattoria verticale di Praga venga installata, la curiosità è tanta! Chissà se la flessibilità costruttiva che caratterizza questo progetto - facile aggiunta e rimozione dei moduli - varcherà i confini della città ceca. Nuove realizzazioni della “Vertical Farm” potrebbero interessare altre metropoli, contribuendo ad arricchire sempre più gli spazi urbani di orti e contadini.
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