mercoledì 16 gennaio 2013

Orto in città, la mini-guida per dummies













Le statistiche dicono che nelle città italiane è sempre più diffusa  la pratica di dedicare un angolo di terrazzo alla coltivazione di fiori e piante. Ma molte persone, pur se spinte da buone intenzioni, non conoscono i principi basilari per la creazione di un orto. Poi, più sotto, c’è anche la categoria dei negati, quelli che nei paesi anglosassoni vengono definiti dummies, che non saprebbero proprio da che parte cominciare.
Ma non bisogna perdersi d’animo, nessuno nasce imparato, e con poche semplici indicazioni si possono ottenere in breve tempo dei risultati significativi. Per esempio, chi ha già delle piante fiorite sul tuo balcone può creare una nuova armonia tra piante fiorite e ortaggi in vaso, ponendo questi ultimi a ridosso dei muri.
FOCUS: Orto e piante d’appartamento, i lavori da fare nel mese di Gennaio
Le varietà adatte al balcone sono quelle che, una volta sviluppate, non superano l’altezza di mezzo metro o le specie che producono ortaggi di piccole dimensione come il pomodoro a ciliegia, ma anche alcune varietà di peperoni o melanzane. Promemoria: ogni pianta deve essere collocata in una vaso in terracotta di 30 cm. Se le piantine da mettere in fila sono tre, la fioriera deve essere lunga almeno 60 cm.
Ora però bisogna compiere un passo indietro, cioè verificare che ci sia lo spazio sufficiente per accogliere le piante. Servono poi dei vasi, il terriccio, palline di argilla e i sementi delle piante che vuoi coltivare. Ok, ora si possono riempire i vasi di terra fertile per orto, dopo aver ricoperto il fondo del vaso con delle palline di argilla. I vasi vanno disposti secondo il sole che si ha a disposizione: alcune piante, infatti, crescono meglio se assorbono una maggior quantità di raggi solari. L’innaffiamento, altro punto fondamentale, deve essere regolare ed effettuato nel momento opportuno.
E ancora, per i meno esperti: Il kit per coltivare le piantine che renderà tutto più facile… anche per i negati!
Le giovani piantine sono fragili, per farle crescere corrette meglio sostenerle con piccoli bastoncini o canne di bambù. Non solo la piantina, anche la terra va nutrita, utilizzando concimi naturali quali la cenere di legna, l’acqua di cottura delle verdure fredda oppure i fondi del caffè.
Per iniziare e impratichirsi, il suggerimento è quello di orientarsi verso le piante aromatiche: le principali sono il rosmarino, il prezzemolo, il basilico, la salvia e la maggiorana. Si tratta di piante poco impegnative, che amano il sole diretto ma solo per metà giornata, inoltre si acquistano già cresciute e devono essere trapiantate in vasi di terracotta di 20-25 cm di diametro. Sono poco assetate, basta una dose settimanale d’acqua, due per il basilico.
Un tentativo si può provare anche con la fragola di bosco: è un pianta perenne che fiorisce più volte l’anno e trasforma i suoi piccoli fiori gialli dal centro bianco in frutti. Una volta che la pianta avrà fatto la sua gettata di fiori, il terreno di coltivazione va mantenuto fresco ma non umido. Nota importante: i frutti si possono staccare solo in fase di avanzata maturazione, quando le fragole assumono un colore rosso intenso.
Seguendo queste indicazioni di base, ogni cittadino può decidere di avviare il proprio orticello. E magari scoprire un talento innato.

lunedì 14 gennaio 2013

RILIEVI TOPOGRAFICI


sabato 12 gennaio 2013

La rosa che porterà il nome di Melissa Bassi


Una nuova varietà di rosa bianca realizzata in Francia e “dedicata” a Melissa, la 16enne di Mesagne uccisa nell’attentato compiuto dinanzi alla Morvillo-Falcone di Brindisi. In arrivo 100 piante in Puglia, oggi a Melissa sarà intitolato un giardino dinanzi alla scuola.

La rosa che porterà il nome di Melissa Bassi.
Da oggi c’è un fiore, una nuova varietà di rosa, che ricorderà Melissa Bassi, la studentessa 16enne di Mesagne uccisa il 19 maggio scorso, quando Giovanni Vantaggiato piazzò una bomba dinanzi alla sua scuola di Brindisi. Una rosa a lei dedicata che diventa immediatamente un simbolo della violenza. Il fiore è stato realizzato in Francia, il suo creatore si chiama Georges Delbard, e a Brindisi ne arriveranno 100 piante che abbelliranno il giardino che oggi sarà intitolato alla ragazza. Un giardino posizionato proprio di fronte alla scuola Morvillo-Falcone, ad angolo con via Palmiro Togliatti e che l’Amministrazione locale ha voluto riqualificare per ricordare l’attentato di Brindisi. Il Comune ha chiesto alla Regione anche un finanziamento per la realizzazione ex novo della piazza antistante la scuola, anche questa da intitolare a Melissa. Nelle intenzioni degli amministratori c’è l’idea di indire un concorso aperto a giovani tecnici e scegliere per la piazza quello che sarà valutato il miglior progetto.
Una rosa bianca che diventa simbolo della violenza - A comunicare al sindaco di Brindisi Mimmo Consales la realizzazione e la disponibilità alla fornitura gratuita della rosa Melissa è stato proprio l’ideatore, Georges Delbard, della Societe nouvelle pepinieres ed roseraies. Si tratta di una rosa che nasceva proprio quando, lo scorso maggio, le cronache dei giornali italiani e non solo furono invase dai fatti di Brindisi, dalla violenza gratuita nei confronti di studenti innocenti. Erano in  corso a Roma i lavori del concorso internazionale “Nuove varietà di rose”, concorso che si tiene ogni anno, quando si apprese della morte di Melissa Bassi. La rosa è poi nata dalla collaborazione tra l’Associazione Italiana Direttori e tecnici dei pubblici giardini e il vivaio francese. La “Melissa Bassi” – è stato descritto – è una rosa molto profumata e resistente che può essere coltivata in vaso e può crescere fino a un metro di altezza. Appartiene al gruppo delle “floribunda”, fogliame esuberante e fioritura abbondante di colore bianco con delle sfumature ocra e con il cuore lievemente arancione.

giovedì 3 gennaio 2013

Orti Verticali: è tutto possibile

Una fattoria verticale a Praga, il progetto di Dejdarova e Votruba

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Una fattoria verticale a Praga, il progetto di Dejdarova e Votruba Uno dei problemi maggiori quando si parla di agricoltura urbana è lo spazio. Abbiamo visto spesso come gli amanti del verde di ogni città si siano ingegnati con delle soluzioni creative ed efficienti allo stesso tempo, da New York all’Egitto, passando per il Messico e la Svezia. L’innovativo e singolare progetto praghese degli architetti Michaela Dejdarova e Michal Votruba si candida ad essere uno dei più interessanti di tutti. Perché?

Perché si tratta di una fattoria verticale con un design e una progettazione unici nel loro genere, che permetterà ai cittadini della capitale ceca di coltivare vicino alla propria abitazione.
La “Vertical Farm” è stata studiata apposta per le esigenze del luogo: come riportato dal sito evolo.us “la struttura è composta da gruppi di tetraedri, raggruppati per creare un esoscheletro che si stacca da terra verticalmente e supporta centinaia di “terrazze” verdi per l'agricoltura”.
La Vertical Farm può essere costruita “a stadi”, non è quindi indispensabile realizzarla interamente prima di cominciare a coltivare, ma soprattutto si può adattare la sua lunghezza alla domanda di appezzamenti di verde. La struttura è poi facilmente smontabile.
La fattoria verticale verrà installata lungo il fiume Vltava, nella periferia sud della città, le aiuole saranno destinate ad un uso privato e daranno la possibilità ai cittadini di Praga non solo di poter coltivare per il piacere di farlo, ma anche di risparmiare sul costo del cibo e di mangiare ortaggi di cui conoscono bene la provenienza. Dal punto di vista ambientale poi, si ridurranno anche le emissioni di anidride carbonica provocate dal viaggio che gli ortaggi compiono attualmente dagli altri luoghi di coltivazione alle zone urbane.
Ma la Vertical Farm di Praga non è solo questo. Dejdarova e Votruba hanno pensato che un progetto del genere non poteva non prevedere un impianto per il riciclo dell’acqua piovana, e, sempre in nome del rispetto per l’ambiente, anche l’energia consumata è naturale, grazie all’installazione di diversi pannelli solari.
Non vediamo l’ora che la fattoria verticale di Praga venga installata, la curiosità è tanta! Chissà se la flessibilità costruttiva che caratterizza questo progetto - facile aggiunta e rimozione dei moduli - varcherà i confini della città ceca. Nuove realizzazioni della “Vertical Farm” potrebbero interessare altre metropoli, contribuendo ad arricchire sempre più gli spazi urbani di orti e contadini.