lunedì 28 settembre 2015

Vuoi valorizzare un ospedale, una scuola, o un asilo con un orto semplice e funzionale? Guarda qui cosa hanno fatto i nostri clienti fin ad ora e trova la tua applicazione[FOTO]




Ottimo anche per le persone disabili ed in carrozzina...
 

venerdì 25 settembre 2015

Bello vederli crescere![RICORDI]




Segli tra l'arcobaleno di colori di Orto di Giulio![FOTO]

AVANA SOFT

COCCIO ANTICO


NERO FONDENTE

PIETRA ANTICA
LILLA

VERDE TECNO
Naturalmente i colori sono identici sui modelli grandi.Particolarita' della resina e' che i colori risultano leggermente stonalizzati il che li' rende ancora piu' realistici. Resina lldpe: impermeabile all'acqua, ma permeabile al vapor acque ed ai gas; oltre ad essere fortemente isolante dal punto di vista termico garantendo il benessere radicale delle piantine, leggerissimo,ecofriendly ed ecosostenibile in quanto totalmente riciclabile: Possibilita' di irrigazione lungo le scanalature posteriori e quindi totalmente a scomparsa. Fissaggio a muro grazie ai prefori brevettati che fungono anche da cravatte antisfiancamento in quanto legano la parte posteriore a quella anteriore e ne garantiscono una modularita' pressoche' infinita ; possibilita' di spostare il modulo senza cambiare il terriccio; lo stesso ci serve solo come sostegno per le radici. Risparmio di acqua grazie all'irrigazione a goccia unica dall' alto a caduta gravitazionale....

giovedì 17 settembre 2015

Ecoincentivi per giardini e orti privati e condominiali Detraibilita’ del 36% in cinque anni per spese tra 2000 e 30.000 euro

Agevolazioni fiscali per riqualificazione, recupero e manutenzione dei giardini privati, tutti anche i piu’ piccoli, e non solo per i proprietari degli edifici ma anche per chi ha un contratto di locazione. Lo propongono i senatori Gianluca Susta (Pd) e Aldo Di Biagio (Ap) con il disegno di legge “Misure di agevolazione fiscale per interventi di sistemazione a verde” presentato mercoledi 1 Luglio a palazzo Madama e assegnato in commissione Finanze. Presente anche APGI che condivide e sostiene pienamente gli obiettivi e le finalità del ddl.
Il ddl rappresenta un importante strumento fiscale utile per valorizzare e tutelare il patrimonio verde privato. Il tutto a vantaggio del sistema culturale italiano: che potrà ampliare la propria offerta grazie a siti sempre più curati, attrezzati e fruibili da parte del pubblico.

“Si tratta di ricostruire il rapporto tra uomo e natura” ha spiegato Susta, perche’ e’ evidente che i giardini “contribuiscono a contrastare l’inquinamento, favoriscono una buona climatizzazione, migliorano la qualita’ di vita delle persone. E rendono piu’ belle le nostre citta’”. Il provvedimento prevede la detraibilita’ del 36% in cinque anni per spese tra 2000 e 30.000 euro (da 5000 a 50.000 per i condomini). Per ora la detrazione esiste per chi trasforma un lastrico solare in giardino pensile. “Con la nostra legge – spiega Susta – vogliamo estenderla anche ai giardini che non sono sui tetti, quelli condominiali, delle villette a schiera, delle case singole”. Il ddl prevede una copertura di 200 milioni di euro annui.

martedì 15 settembre 2015

Aethina Tumida: Api in pericolo!


In questo articolo farò un breve riassunto della situazione su quello che sta succedendo in Italia, precisamente nel settore dell’apicoltura, questo per coinvolgere molte più persone, non solo apicoltori, anche agricoltori, naturalisti, animalisti, biologi, ricercatori, entomologi e semplici civili. Questo perché ci serve aiuto da tutti e tutti devono essere informati.
Dal 12 Settembre si è scoperto di aver importato un nuovo parassita delle api, originario dell’Africa, chiamato Aethina Tumida o Piccolo Coleottero degli Alveari (da ora in poi per abbreviare chiamato AT) trovato in alveari nei pressi del porto navale di Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria.
Il parassita si nutre di polline e miele e ne causa la fermentazione, invalidandone la vendita.
La Regione Calabria è intervenuta emanando un decreto in cui ordina la bruciatura dell’intero apiario, cioè se in un’arnia viene riscontrata la presenza di AT anche tutte le altre nello stesso luogo, quindi nello stesso apiario, devono essere distrutte. Una sola arnia di api può contenere dalle 50 alle 100 mila api.
Il ciclo biologico del coleottero consiste nell’entrare nell’alveare dove tramite una particolare comunicazione riesce a farsi nutrire dalle api, dopo depone le sue uova dalle quali dopo pochi giorni nascono le larve che escono dall’arnia e cadono nel terreno circostante dove si trasformano insetto adulto completando il ciclo. Ma si dice che possa completare il ciclo biologico anche all’interno di frutta e verdura in decomposizione.
L’AT ha colonizzato molti apiari e si sposta volando anche a 15-20 km di distanza attirata dall’odore di altre arnie.
La procedura di radicazione sta nel sigillare gli alveari, accatastarli e bruciarli, dopodiché viene arato il terreno e cosparso di pesticidi anti-larvali.
Ad oggi la zona rossa si allarga coinvolgendo anche la Sicilia dove i roghi continuano, anche se la radicazione è risultata inefficace.
Gli alveari distrutti ammontano ad oltre 2500, e le istituzioni promettono di risarcire gli apicoltori, ma alle promesse si ha poca fede.
Non è certo se il coleottero porti o no al collasso gli alveare, negli Stati Uniti, in Canada e Australia ci convivono, noi essendo i primi in Europa stiamo adottando il metodo di ”radicazione” distruggendo gli apiari infetti, comprese arnie non infette, ma in questo modo non possiamo sperimentare altri metodi che potrebbero essere efficaci, come quello di bloccare il ciclo del parassita quando è allo stato larvale.
Stiamo portando all’estinzione l’ape italiana (Apis Mellifera Ligustica Spinola) e questo si rifletterà sulle nostre produzioni agrarie, poiché le api impollinano l’80% dei fiori nostro del pianeta.
Le api sono importanti per l’impollinazione quindi per la frutta, per la verdura e per l’erba medica di cui si nutrono gli allevamenti di bestiame. Siamo tutti coinvolti! Ma non siamo stati coinvolti nel momento in cui potevamo dare il nostro parere, e magari scegliere una migliore soluzione insieme.
Ora ad alcuni apicoltori, comincia a sorgere un pensiero, cioè quello di nascondere il coleottero nel caso si presentasse nelle loro arnie. Questo per paura delle autorità sanitarie che continuano a bruciare e bruciare gli alveari nonostante si presentino sempre nuovi focolai. Il decreto legislativo si basa sull’autodenuncia degli apicoltori, che una volta dichiarato il fatto saranno poi costretti a bruciare sotto vigilanza di veterinari e militari. Dobbiamo fermare questa strage!
Oltre AT quest’anno è entrata e si sta espandendo anche la Vespa velutina che sta creando disagi in Liguria e Piemonte perché si nutre di api e sta spopolando migliaia di alveari e questo è un’altro segno di mancanza di prevenzione in Italia.
Vi prego di condividere questa notizia, in pubblico, nei gruppi e anche al di fuori di Facebook.
questa è la nota ministeriale aethina tumida 2014
PER VEDERE TUTTI I MIEI ARTICOLI PIU’ RECENTI DEDICATI AD AETHINA TUMIDA CLICCA QUI
Grazie anche da parte delle api.
vedi anche la pagina dell’IZS: Aethina tumida. Situazione epidemiologica ; e la  Scheda informativa e protocollo diagnostico del CRA
Stiamo cercando persone disposte ad aiutarci ad aprire e firmare una petizione per trovare una soluzione a questo disastro. Vi ringrazio in anticipo. Iscrivetevi al gruppo Facebook APICOLTURA SOSTENIBILE in modo da rimanere aggiornati per essere avvisati non appena verrà pubblicata.

Gli alberi in città? Vanno abbattuti ogni 50anni

Tra sabato 1 e domenica 2 agosto appena trascorsi, un nubifragio di inaudita forza si è abbattuto su Firenze: pioggia, grandine e forti raffiche di vento hanno divelto alberi, scoperchiato tetti, creato allagamenti. Si stima che in 45 minuti sia caduta la pioggia di un mese insieme a 60mila fulmini.  Molti gli alberi che si sono abbattuti su strade ed edifici, e come sempre succede, ecco scatenarsi la polemica: ma perché cadono? Avere alberi negli spazi urbani non è un rischio troppo grande? Pronta arriva la risposta degli esperti: le alberate in città dovrebbero essere sostituite ogni 50anni. Secondo Francesco Mati, presidente Federazione florovivaistica nazionale di Confagricoltura e presidente del distretto pistoiese, “gli alberi urbani andrebbero sostituiti ogni 50 anni altrimenti diventano pericolosi.” 
“Di fronte all’evidenza di eventi rischiosi che si ripeteranno, il Comune deve avere il coraggio di abbattere questi alberi (piantandone altri nuovi) e chi tenta di ostacolarne l’abbattimento per questioni nostalgiche dovrebbe assumersi la propria responsabilità civile e penale. Il Comune deve intervenire pianificando seriamente una riqualificazione del patrimonio arboreo urbano della città, il rischio è quello di una tragedia annunciata”. Secondo Mati, “le cadute degli alberi potevano essere prevenute se l’amministrazione comunale avesse fatto in questi anni una seria programmazione di riqualificazione del patrimonio verde pubblico dei viali e delle strade”, e aggiunge: “Confagricoltura, insieme all’Università chiede da anni questa programmazione, che avviene in quasi tutti i Paesi europei”.

lunedì 7 settembre 2015

Se ami le api leggi qui![pdf gratuito]

Pubblicato il 14-04-2014

Il fiore che salva le api

Cephalaria transsylvanica, o Vedovina maggiore. Secondo gli scienziati, è il fiore che più di altri può dare riparo e ristoro alle api. Piantiamone tanti.
Un team italiano di scienziati dell’Università di Pisa ha recentemente evidenziato con prove scientifiche l’utilità di coltivare a ridosso degli alveari strisce di Vedovina maggiore (Cephalaria transsylvanica).
È una specie che fiorisce durante l’autunno, stagione normalmente caratterizzata da carenza di polline e nettare. Lo studio, condotto da Angelo Canale, Giovanni Benelli e Stefano Benvenuti del dipartimento di Apidologia e Apicoltura – Scienze Agrarie, alimentari e agro-ambientali, è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Plos One. “Tale strategia – ha spiegato Giovanni Benelli – può rappresentare un’ottima soluzione per fornire polline e nettare alle api, ma anche ad altri pronubi selvatici, nella fase di rarefazione delle fioriture spontanee che caratterizza la stagione autunnale”.
La Cephalaria transsylvanica, una specie a fioritura tardiva estivo-autunnale, è risultata molto rustica e adattabile, continuamente visitata da un ampio numero di insetti impollinatori con netta preponderanza degli apoidei sociali. In particolare, è stato dimostrato che le visite delle api sulla Cephalaria transsylvanica aumentano significativamente dalla piena estate all’inizio dell’autunno, quando la presenza di fonti alternative di polline si fa molto scarsa. “La ricerca in oggetto – ha aggiunto Angelo Canale – ne propone l’inclusione in strisce di fioriture da seminarsi sia in aree ad agricoltura intensiva, al fine di aumentare la diversità degli impollinatori presenti, sia in prossimità degli alveari per garantire limitrofe e abbondanti quantità di polline e nettare utili a irrobustire le famiglie di api, per un più agevole superamento della stagione invernale”.

Vuoi vedere come sono le piante che utilizziamo? Visita ai Vivai in Toscana con cui collaboriamo[FOTO]






























Gianni Pisciotta di Triangolo Verde Bucine